Tipologia : Rustico/Casale
Superficie (mq) : 200
Stato : Ristrutturato
Box/Posto auto : No
Allâ€(TM)interno del borgo medievale di Monsummano Alto risalente allâ€(TM)XI secolo, facilmente raggiungibile dal casello autostradale di Montecatini Terme, antico CASALE IN PIETRA di circa MQ 200 libero sui quattro lati, in origine parte di un antico convento ed ora utilizzato come piccolo relais di charme. Posto sulla sommità di una collina, permette di godere di una vista panoramica a 360° sul parco circostante di circa MQ 1500 e sul borgo millenario, dominando lâ€(TM)intera vallata fino al mare. Lâ€(TM)attento restauro è stato condotto con abile cura e massima attenzione al minimo dettaglio, consentendo di creare un ambiente unico ed accogliente. Al piano terra, il soggiorno e la sala da pranzo con angolo cottura, il magazzino, un bagno di servizio e due camere da letto con bagno privato; al primo piano, due camere con bagno privato, disimpegno e camera padronale con guardaroba e bagno. Tutte le camere sono dotate di controllo computerizzato della temperatura, frigobar, cassaforte, tea set, tv lcd satellitare, phon, set di cortesia. La proprietà, attualmente gestita come B&B di lusso, si presta ad essere utilizzata anche come come dimora privata e casa vacanze. Richiesta € 990.000,00 (Rif.2358) APE:G IPE:130 - IN ESCLUSIVA - CENNI STORICI Il castello di Monsummano Alto è il nucleo più antico di Monsummano, oggi centrato su Monsummano Terme. Le fortificazioni, poste sulla cima di un'altura panoramica a 340 metri d'altezza, dominano un ampio territorio e sono visibili, grazie anche ad un'illuminazione notturna, da tutta la Valdinievole, e il panorama che offre arriva fino al Padule di Fucecchio. Il castello coincide col borgo di Monsummano Alto. La forma ellittica del castello e la sua collocazione fanno pensare ad un'origine longobarda, ma forse potrebbe essere esistito un piccolo insediamento in età antica e altomedievale, a monte della strada tra Fucecchio e il ponte sulla Nievole. Il fondovalle, dove oggi si trova la gran parte degli insediamenti abitativi, era per tutto il medioevo praticamente disabitato, a causa dell'impaludamento. Una prima menzione documentaria, seppure non certa, risale al 1105, quando l'abate Boso dell'Abbazia di Sant'Antimo in Val d'Orcia vendette la metà di un castello nella zona dell'antica chiesa di San Vito sulla Nievole al conte Ildebrando di Rodolfo degli Alberti; in seguito passò probabilmente a famiglie nobili di Maona, Montecatini e Capraia. Nel 1128 i possedimenti della zona appartennero al vescovo di Lucca e all'inizio del XIII secolo, con l'indebolirsi della famiglia Alberti, l'abate Ugone di Sant'Antimo riprese la piena disponibilità del castello, che vendette con tutte le pertinenze al comune di Lucca nel 1218, sebbene Monsummano si fosse già costituito come libero comune rurale. Il comune entrò allora sotto l'autorità dei magistrati lucchesi.
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